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Da qui in poi siamo costretti ad abbandonare la "Cengia degli Dei".

Essa procede, infatti tutt'attorno allo Jof Fuart fino alla Forcella Mose, ma le difficoltà in questo tratto sono ancora troppo alte per noi.

Procediamo quindi lungo la Gola Nord Est (già percorsa lo scorso anno).

























Lo sguardo ritorna ancora alle pareti verticali intorno a noi ed a quel tratto orizzontale chiamato la Cengia degli Dei.....solo Julius Kugy poteva attribuirgli un nome così perfetto.































L'obiettivo ora è raggiungere la Cima dello Jof Fuart e la stanchezza incomincia a farsi sentire.


















































Ormai ci siamo, manca poco alla cima dello Jof Fuart; dietro di noi si possono ammirare una parte delle splendide Alpi Giulie.








Luca (GA) a pochi metri dalla vetta.





























Felici e contenti attendiamo gli altri.




















Il gruppo al gran completo sulla cima dell Jof Fuart (2666 m)






































E' arrivato il momento di scendere, ma per chiudere in bellezza decidiamo di procedere verso la Forcella Mose.








































La discesa risulta in diversi punti attrezzata, infatti si tratta del sentiero di A. Goitan (vedere escursione 10/2005), che dalla Forc. di Riofreddo raggiunge la Forc. Lavinal dell'Orso









































Si scende rapidamento in fila indiana ........



......e per me è l'occasione di accodarmi in fondo e conoscere il grande Pino, venuto da Brescia apposta per la Cengia degli Dei.


























Raggiungiamo la Forcella Mose, una finestra sullo Jof di Montasio;

ma il mio sguardo corre a destra, a cercare la Via Eterna.............





















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